Euroferry Olympia di Grimaldi – help line per i passeggeri

 

incendio sulla nave Euroferry Olympia della Grimaldi Lines e Minoan

INCENDIO SULLA EUROFERRY OLYMPIA:  l’esperienza non insegna

Nella notte del 18 febbraio un incendio gravissimo è scoppiato a bordo del traghetto ro/pax EUROFERRY OLYMPIA della GRIMALDI Lines in navigazione al largo di Corfù partita dal porto greco di Igoumenitsa alla volta di Brindisi: alle 4.20 circa, a seguito di un incendio partito dal ponte garage n.3 e che l’equipaggio non è riuscito a domare, il Comandante Vincenzo Meio del traghetto, noleggiato dalla greca Minoan line ma con equipaggio italiano, ha lanciato il Mayday ed ordinato l’evacuazione delle 290 persone a bordo della nave; il bilancio finale parla di 14 dispersi di nazionalità bulgara, greca e turca, mentre il resto delle persone sono state tratte in salvo dalla nave militare della Guardia di Finanza italiana “Monte Sperone” ed una unità greca.

Ad otto anni di distanza dal disastro del tragetto italiano NORMAN ATLANTIC, andato completamente a fuoco la notte del 28 dicembre 2014 tra Grecia ed Italia provocando 31 morti, la storia si ripete, anche se stavolta fortunatamente le buone condizioni di mare hanno favorito conseguenze meno drammatiche per i passeggeri ed i marittimi a bordo della nave della Grimaldi ed una gestione rapida dello sbarco tramite le scialuppe di salvataggio.

Ancora una volta il pare che sia stato consentito agli autisti dei TIR di dormire nelle cabine dei camion e e di possibili clandestini a bordo, ma il principale sospetto è che, come avvenuto a bordo del Norman Atlantic, l’origine dell’incendio nel garage n.3 della Euroferry Olympia possa esser scaturito da un Tir frigo, visto che questi mezzi vengono imbarcati spesso in numero superiore alla capacità di allaccio alle reti elettriche delle navi e per mantenere refrigerata la merce, in molti tengono accesi i generatori diesel anche durante la navigazione: una pratica vietatissima e pericolosa, in grado di scatenare un incendio che in pochissimo tempo può divenire indomabile e devastare la nave, ma che, almeno nel caso del traghetto italiano noleggiato dalla greca Anek Lines, era nota e tollerata da tutti, armatori e comando di bordo. Nel processo penale che stiamo seguendo a Bari per conto di una cinquantina di passeggeri e familiari di vittime la perizia ha dimostrato questa esatta dinamica.

Il business dei traghetti invernali tra Italia e Grecia si gioca nella stragrande maggioranza sul trasporto di mezzi pesanti ma le regole di caricazione nei garage impongono precisi limiti che incidono ovviamente sui profitti armatoriali mettendo a grave rischio la sicurezza di marittimi, passeggeri e navi.

Sarà infine importante capire i tempi e modalità di intervento dell’equipaggio successivamente all’allarme sul pannello Autronica che scatta in plancia attraverso i sensori calore/fumi FSS (Fire Safety Sistem) nei garage, ed il corretto azionamento del sistema DRENCHER (caduta dall’alto di acqua aspirata dal mare) a protezione dei locali garage, che dovrebbe contenere ed estinguere le fiamme.

Il rischio di un incendio e il rispetto delle normative di sicurezza passano troppo spesso in secondo piano rispetto alla massimizzazione dei profitti da parte delle compagnie di navigazione e la guerra sui grandi trasporti nell’Adriatico, e dunque per capire a fondo le ragioni della frequenza di questo tipo di disastri marittimi vale la regola “follow the money” e non basta parlare di errore umano o semplice incidente.

Anche le modalità di intervento dei mezzi di soccorso richiamano il solito problema di un’area di mare a confine, contesa tra varie competenze ed interessi: la nave militare italiana intervenuta davanti alle coste greche ha assumto subito il ruolo di OSC (on scene coordinator), ma la zona SAR (search and rescue) è sotto competenza della guardia costiera greca che non interviene e delega gli italiani, l’unità militare albanese P134 si è portata in zona e la Grimaldi ha ingaggiato Smit Salvage mentre si è aperta la caccia dei rimorchiatori al premio per il rimorchio della nave incendiata.

Fondamentale per la verifica sulle eventuali violazioni alle normative di sicurezza delle nave Grimaldi sarà orientare sulla Giustizia italiana le indagini sia amministrative che penali, in quanto i processi che si sono celebrati in Grecia su disastri marittimi come quello avvenuto alla Euroferry Olympia si sono rivelati poco più che una farsa ed hanno riconosciuto risarcimenti danni molto modesti; occorre invece far tesoro della esperienza maturata in processi come sul naufragio della Costa Concordia e i risultati nel processo sul Norman Atlantic, dove il Tribunale di Bari ha concesso un sequestro record da 1,5 milioni di euro a favore dei nostri clienti e sono stati riconosciuti importanti risarcimenti a favore dei passeggeri e familiari delle vittime.

NAVE ITALIANA, equipaggio italiano e quindi il processo penale sarà italiano

Alla direzione marittima di Palermo ove è iscritta la nave della Grimaldi sarà già arrivata la notizia di reato che la trasmetterà alla Procura della Repubblica di Palermo, ma anche i PM di Brindisi, che è il porto di destinazione della nave (art. 1240 cod. nav.), potrebbero aver aperto d’ufficio un fascicolo per incendio e naufragio colposo, ed importantissime saranno le denunce-querela presentate dai naufraghi della Euroferry Olimpia come anche le indagini amministrative della Capitaneria di porto che dovranno verificare se sussistano violazioni delle norme per la prevenzione e sicurezza sul lavoro (SOLAS, cod. nav., D.Lgs. 271/99, D.lgs n. 272/99 e DPR n. 435/91).

Processo Concordia – Avv. Massimiliano Gabrielli

HELP LINE, per passeggeri, aziende di trasporto e familiari:

Un normale avvocato non esperto di diritto marittimo e di Ship disaster, non è in grado di districarsi facilmente e con la necessaria rapidità ed efficacia tra le varie Normative internazionali che regolano un sinistro marittimo avvenuto in acque internazionali come la Convenzione di Atene e il Reg. (CE) 392/2009, le normative SOLAS e SMS, ed intraprendere subito le necessarie azioni civili e penali; da parte nostra vantiamo esperienza decennale come parti civili in processi penali in questo settore assistendo centinaia di passeggeri come nel caso del naufragio della Costa Concordia, sul Norman Atlantic per cinquanta passeggeri e familiari di tre dispersi, nel disastro del Jolly Nero e crollo della torre piloti il 2013 nel porto di Genova, l’incendio a bordo del traghetto Sorrento  nel 2015 a largo di Palma de Mallorca, l’incidente mortale di un nocchiere a bordo della nave scuola militare “Amerigo Vespucci”, e molti altri disastri di massa nei grandi trasporti, come lo scontro dei treni Andria-Corato in Puglia e la strage ferroviaria di Viareggio.

Fondamentale anche in questo caso sarà concentrare la competenza sui giudici penali italiani per le eventuali violazioni alle normative di sicurezza delle nave della Grimaldi Lines e far tesoro degli importanti risultati ottenuti in processi come il Concordia e Norman Atlantic, come il sequestro conservativo da oltre 1,5 milioni di euro e i risarcimenti ottenuti in  misura anche tripla alle iniziali offerte a favore dei passeggeri e familiari delle vittime che abbiamo assistito in questi anni.

Quali sono i diritti risarcitori dei passeggeri

Le verifiche ed indagini sul rispetto delle normative di sicurezza internazionali e del codice della navigazione a bordo della nave Euroferry Olimpia potrebbero coinvolgere sia l’equipaggio ed il suo Comandante, che l’Armatore Grimaldi Lines ed il noleggiatore greco Minoan Lines, e l’essere stati esposti ad un pericolo per l’incolumità, presenta a favore tutte le persone a bordo della nave evidenti profili di un possibile diritto al risarcimento da responsabilità tanto sul piano civile (contrattuale ed extracontrattuale), che sul piano penale.

  • CIVILE: vi sono diverse possibili componenti del possibile risarcimento:

  1. Danno emergente – rimborso integrale del prezzo di viaggio, del costo dei beni andati perduti e delle spese extra sostenute per rimpatrio e di quelle sostenute a bordo della nave (da considerare che in caso di veicoli e/o carico danneggiato dal calore o dal fumo è dovuto il risarcimento per il valore commerciale del bene come fosse distrutto).
  2. Lucro cessante – mancato guadagno per le giornate di lavoro e reddito perdurante a causa del sinistro e/o del fermo al rientro;
  3. Danno biologico – soprattutto in termini di disturbi da stress post- traumatico, o per possibili sintomi da ustioni/ipotermia/intossicazione dai fumi tossici.
  4. Danno morale – per la sofferenza psichica subita da un soggetto a causa della condotta illecita
  • PENALE: se attraverso le querele dei passeggeri e le indagini della magistratura italiana emergeranno condotte illecite a carico dei vettori Grimaldi/Minoan o dagli ufficiali di bordo, che potrebbero integrare diverse fattispecie di rilevanza penale:

  1. reato di incendio e naufragio colposo, l’art. 449 II comma c.p. in relazione all’art. 428 del codice penale, stabilisce invero che chiunque per colpa (l’evento si verifica a causa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline) cagiona un incendio od altro disastro, è punito con la reclusione da 2 a 10 anni.
  2. Omicidio colposo previsto all’art. 589 c.p., quando in conseguenza di possibili condotte colpose, del correlato incendio e naufragio, si cagiona il decesso di uno o più persone.
  3. Lesioni personali colpose, disciplinati dall’art. 590 c.p., punisce chiunque con la propria condotta cagiona ad altri una malattia nel corpo e nella mente, quindi assume rilevanza penale non solo l’ipotesi di una lesione fisica, ma anche il disturbo da stress psicologico DPTS) provocato dalla partecipazione ad un evento catastrofico e traumatico che ha potuto generare un danno psichico che come detto potrà essere oggetto di specifica valutazione dal punto di vista risarcitorio.
  4. Reati contravvenzionali, previsti dal codice della navigazione, dal DPR 435/1991 e da una serie di Decreti legge (D.lgs 271/1999, 231/2001 etc.) legati al rispetto delle norme di formazione equipaggio, ruoli del personale durante la navigazione e nella emergenza.

COSA FARE, alcuni primi consigli in questi casi:

Va chiarito  che anche se non vi sono state conseguenze dirette a Vs. carico, la sola presenza a bordo della nave, e l’esposizione ad un grave rischio in qualità di passeggeri VI LEGITTIMA ALL’AZIONE RISARCITORIA per la esistenza di reati plurioffensivi e di pericolo. Oltre al rimborso integrale delle spese, sussiste un diritto alla compensazione a titolo di risarcimento patrimoniale e non patrimoniale e per danno morale.

STIAMO GIA’ LAVORANDO SULLE PRIME QUERELE DA PRESENTARE PER CONTO DI ALCUNI PASSEGGERI DELLA NAVE OLYMPIA DI GRIMALDI E SARA’ IMPORTANTISSIMO VEICOLARE IN ITALIA TRA BRINDISI E PALERMO LE INDAGINI PENALI

COSA VI OCCORRE:

E’ necessario dimostrare che eravate presenti a bordo della nave “Euroferry Olimpia” della Grimaldi Lines  attraverso i documenti di prenotazione e le carte di imbarco

  1.  Recuperare i documenti di viaggio (voucher email, agenzia di viaggio etc.) e documentare ogni spesa sostenuta per il viaggio e per il rimpatrio.
  2. Per coloro che hanno avuto patologie a bordo conservare copia dei certificati medici e delle spese, recarsi comunque dal proprio medico per avere referto su ansie e turbamento psicologico (stress post-traumatico)
  3. Stilare un elenco dei beni personali eventualmente andati persi nell’emergenza.
  4. Rivolgersi al ns ufficio legale per inviare subito e gratuitamente una prima lettera con richiesta per iscritto del risarcimento danni alla compagnia di navigazione (cd. lettera di intervento legale), che interrompe ogni prescrizione (non ci sono 10 giorni come potrete sentire dire da alcuni, ma è preferibile inviare prima possibile l’intimazione al risarcimento danni, onde far decorrere gli interessi legali).
  5. In questi casi è importantissimo proporre QUERELA (consigliabile immediata, comunque entro tre mesi dal fatto) alla magistratura italiana.

Tutta la procedura avverrà ONLINE, senza necessità di recarsi fisicamente presso il ns. Ufficio tramite email e videocollegamenti web, oppure fissando appuntamento presso i nostri uffici in tutta Italia.

CHI SIAMO:

Siamo un team di avvocati, esperti in Ship & mass disaster, come pool “Giustizia per la Concordia” siamo stati leader tra le parti civili nel processo per il naufragio della Costa Concordia in difesa di circa cento passeggeri, e come parti civili in ”Giustizia per Norman Atlantic” rappresentiamo circa cinquanta passeggeri e familiari di tre dispersi nella tragedia dell’incendio a bordo del traghetto Norman Atlantic della compagnia Anek Lines avvenuto il 28.12.2014, “Giustizia per Jolly Nero” nel disastro nel porto di Genova tra la Jolly Nero ed il conseguente crollo della torre piloti del 7 maggio 2013 in cui persero la vita nove persone, siamo attivi anche nel caso dell’incendio a bordo del traghetto “Sorrento” della compagnia Transmediterranea avvenuto il 28.04.2015 a largo di Palma de Mallorca, dell’incidente mortale a bordo della nave scuola militare “Amerigo Vespucci”, e siamo protagonisti di primo piano in molte altre iniziative processuali a tutela delle vittime nei disastri di massa e seriali nei grandi trasporti, come il disastro dei treni Andria-Corato in Puglia e la strage ferroviaria di Viareggio.

Lavoriamo su contratto di assistenza legale a percentuale e anche grazie alla nostra competenza specifica senza acconti e spese a carico dei clienti. Siamo molto attivi nel settore della tutela passeggeri nel trasporto navale, crocieristico ed aereo, compagnie assicurative, armatori greci ed altri operatori, aziende di trasporto, per danno da disastro, perdita bagaglio, ritardo consegna da parte del vettore, ritardo aereo e marittimo, errata e mala gestione del pacchetto vacanza e del trasporto crocieristico, episodi di epidemia a bordo, cabine non corrispondenti, oltre che per i veri e propri sinistri e disastri marittimi.

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